La serie Digiface di RME nasce gestire flussi digitali audio in formati diversi con connessione USB al computer. La piccola Digiface USB è dedicata allo standard ADAT.
Se negli anni avete collezionato una serie di processori audio, interfacce, convertitori, mixer, DAT, CD e DV player ed altro, avete senz’altro visto le porte ottiche ADAT per il loro collegamento digitale. Alcuni device digitali accettano sia ingressi che uscite digitali ottici, ma altri hanno solo l’uscita ottica. I convertitori dei processori d'effetti e dei mixer degli anni ’90 e seguenti erano magari al top per l’epoca, ma oggi non sono più tali, sebbene partecipino sostanzialmente al suono di quei prodotti. La funzionalità di un lettore o registratore CD o di un DAT è senz’altro limitata ai giorni nostri (un DAT Panasonic professionale è in grado di dare ancora soddisfazioni in fatto di qualità), ma può essere comodo importare un DAT via USB per un archivista, e cosa dire invece dei processori d’effetti? I loro algoritmi sono ancora oggi molto validi e si può scoprire un suono completamente nuovo quando l’effetto è riprodotto dai convertitori odierni. Si possono usare come fossero dei plug-in all'interno della DAW senza mai uscire dal dominio digitale! C’è di più: perché buttare un convertitore o una interfaccia audio i cui driver o connessione Firewire non sono più supportati nei nuovi sistemi operativi o, forse, sono anche troppo lenti? Se avessero una porta ADAT I/O si potrebbero recuperare e dar loro un ruolo magari secondario, per la gestione di tastiere o di altri strumenti o altri strumenti che non richiedono l’eccellenza della conversione.
Il mondo dell'audio professionale non ha solo usato le porte ottiche ADAT per il digitale: altri formati ancora in auge sono AES3 e S/PDIF coassiale che, come l'ADAT, garantiscono il collegamento digitale. A questi formati dedicheremo la review di Mutec MC4 prossimamente, vedendo come sia possibile utilizzare Digiface USB per connettere questi flussi digitali via USB sul computer.
La serie Digiface
RME è famigerata per la qualità dei suoi driver, stabili e veloci, e per il supporto di prodotti fuori catalogo con driver aggiornati per i più recenti sistemi operativi. E’ un produttore che ha dimostrato di essere affidabile come pochi e assolutamente serio e impegnato nel supportare i propri utenti. Nel suo catalogo esiste la serie Digiface, poco conosciuta dal grande pubblico, che permette di convertire un formato digitale in una connessione USB per collegare questi device al computer.
I cinque prodotti della serie permettono, singolarmente, di ricevere e trasmettere in formato AES, AVB, Dante, Ravenna e ADAT e condurlo alla porta USB per il computer. Tutti sono dotati di uscita cuffia e usano TotalMix per creare il routing, senza possibilità di usare il DSP di cui sono sprovvisti, per gli effetti audio, non essendo interfacce audio.
La differenza risiede nel numero e tipo di porte digitali a disposizione. Lasciando da parte i modelli Ravenna, AVB e Dante, i due prodotti più utili a recuperare device con porte ADAT sono Digiface USB, con quattro coppie di I/O ADAT ottici, e Digiface AES, con una coppia I/O ADAT e S/P-DIF su RCA, un I/O AES 3 (quindi una coppia di canali stereo) e due uscite analogiche bilanciate, due ingressi Mic/Line su pannello frontale e l’uscita cuffia.
Mentre Digiface USB è un puro convertitore ADAT/USB, la versione AES è anche un’interfaccia audio a due canali in ingresso e uscita, con due preamplificatori, basata però su USB 1, senza uscita cuffia DC-Coupled (che potrebbe essere usata come segnale CV per i modulari), ma Class Compliant e con un sample rate converter incluso.
I prezzi sono sensibilmente differenti: per una Digiface USB si spendono circa 400 € contro gli oltre 1.800 per la versione AES. Dato che non ci interessava avere un’altra interfaccia audio a due canali, la scelta per recuperare i vecchi processori digitali o convertitori dotati di porta Firewire (Apple ha tolto la compatibilità Firewire negli ultimi sistemi operativi, nonostante non ci fossero problemi a mantenerla) è caduta sulla versione USB.
Digiface USB
Le quattro coppie di I/O ADAT ottici non sono un vezzo o una dimostrazione di potenza: il formato ADAT nasceva in tempi in cui il massimo della frequenza di campionamento era di 48 kHz e come tale supporta otto canali a 16 e 24 bit per singola porta ADAT. L’ascesa di frequenze fino a 192 kHz è stata compensata dai formati S/MUX (16 canali I/O fino a 96 kHz) e S/MUX 4 (otto canali I/O fino a 192 kHz) che, pur riducendo il numero di canali, consentono di lavorare agli standard odierni. Avere quattro coppie di ADAT I/O consente di lavorare con un massimo di 8 canali audio a 192 kHz a 24 bit, ricordando che fino a 50 kHz si ottengono ben 32 canali dalla Digiface USB, con connessione USB 2.0.
L’installazione su PC è più semplice che su Apple, dove ancora una volta bisogna litigare con i permessi della privacy. L’applicazione TotalMix consente di avere una matrice digitale da 66x32 canali, utilissima per esempio per richiamare il collegamento a diversi effetti digitali collegati, con un solo click di mouse. Da notare che Digiface USB è compatibile anche con Linux.
Digiface USB ha un’altra funzione utile: permette di scegliere la sorgente di clock da una qualsiasi porta. In hardware è realizzato anche il calcolo del metering, compreso Peak e RMS, grazie all’uso di un DSP dedicato. Digiface USB sta in una mano ed è dotato di led che indicano la presenza del segnale in ingresso ADAT e la sorgente di clock. Una volta installata, con il driver multi-client, apparirà nel sistemo operativo come una qualsiasi destinazione o sorgente audio. Si possono collegare fino a un massimo di tre Digiface USB allo stesso computer, a patto che siano tutte sincronizzate alla stessa sorgente di clock, di cui una impostata come Master e le altre come Slave. Ogni Digiface sarà controllata da una istanza di TotalMix per gestire fino a un massimo di 17 submix stereo a latenza zero: non è possibile usare TotalMix per controllarle tutte e tre contemporaneamente. L’uscita cuffia ha una impedenza di 2 Ohm con un’uscita a +9.5 dBu con carico di 1 kOhm e massima potenza di 50 mW . L’alimentazione è prelevata dalla connessione USB.
TotalMix e la patchbay
TotalMix consente di distribuire i segnali a più uscite contemporaneamente (splitter) e distribuire a piacere ingressi e uscite (patchbay): usa una logica da mixer inline come grafica, visualizzando gli ingressi hardware (in questo caso le quattro porte ADAT), gli ingressi software e le uscite hardware. L’assegnazione è facile: si seleziona un’uscita hardware che diventa più chiara e successivamente si muovono i fader di un più canali che si vogliono assegnare a quell’uscita. Ogni canale è dotato di pan, funzioni di Mute e Sole, level meter e fader, con possibilità di creare anche dei gruppi temporanei di fader. Sotto al fader è presente un menu a tendina per assegnare uno più canali ADAT in uscita. Cliccando sull’icona della chiave inglese si apre un altro menu che permette di assegnare il canale in stereo o mono, definire la percentuale dello stereo, attivare la modalità MS (M a sinistra, S a destra), invertire le fasi. TotalMix include anche una sezione di monitor controller standard, con Dim, selezione di una seconda coppia di monitor, modalità mono, richiamo del Talkback e aggancio al monitor principale di un ingresso audio. Mancano alcune funzioni ormai necessarie, come l’ascolto del side, il trim per la seconda coppia di monitor o la gestione del subwoofer.
Tralasciamo le funzioni di snapshot, Groups e una serie di operazioni per la memorizzazione o il controllo via MIDI od OSC del mixer. Non essendo presente un DSP per l’audio, alcune funzioni non sono raggiungibili.
Una funzione più interessante per l’uso a cui è destinata Digiface USB, nel nostro caso, è la visualizzazione Matrix, che corrisponde a gestire una patchbay digitale, senza il controllo del livello a meno di volerlo ottenere inserendo il valore del gain. Ogni slot assume un colore differente secondo i parametri:
- Verde: routing standard 1:1 senza intervento sul livello
- Grigio chiaro con numero: inserito un valore di gain
- Blue: attualmente in Mute
- Red: inversione di fase a 180 gradi
- Grigio scuro: slot non utilizzato
La visualizzazione Matrix è esattamente quello che serve per trasformare un hardware esterno in un plug-in nella DAW, a colpo d'occhio.
In prova
Digiface USB è entrato in studio perché avevamo molti device con porta ottica di vecchia data, che però sono ancora molto utili e, lo vedremo in un prossimo articolo, come elemento indispensabile per inserire altri convertitori del passato i cui driver, per esempio Firewire, sono ora inutilizzabili. A parte aver perso tempo per installare il driver su Mac (era proprio necessaria tutta questa pantomima di Apple?), tutto il resto è filato liscio. In termini di latenza, Digiface USB è a dir poco eccellente: TotalMix non introduce alcuna latenza nella sua elaborazione e non prevede alcun buffer. L’uscita cuffia usa due differenti DAC che hanno una latenza interna di soli due campioni: il routing interno a Digiface USB usa 4 campioni fino a 50 kHz (ADAT standard su singolo cavo) e arriva a 6 campioni in S/MUX e per il processing della conversione in S/PDIF. Da un ingresso ADAT a un’uscita ADAT ci sono solo una coppia di campioni di ritardo (si può facilmente verificate usando RTL Utility per Mac e PC) e la latenza del driver USB è quella che conosciamo dalle altre interfacce RME, cioè semplicemente eccellente. Alla latenza del driver andrà aggiunto il ritardo, in termini di campioni, del convertitore audio che si intende collegare, ma stiamo parlando di meno di dieci campioni in base alla frequenza di campionamento. Allo stesso modo, usando un processore digitale di effetti, ci sarà qualche campione di ritardo da aggiungere l'elaborazione interno. Usando RTL Utility è possibile calcolare con precisione questi ritardi, così da inserirli nella compensazione del delay, se già non lo calcola la DAW.
Essendo la connessione basata su USB2, occorre come sempre evitare hub e dedicare una porta del computer a Digiface USB per evitare di sovraccaricare il bus.
Durante questi mesi di uso, Digiface USB si è dimostrata solida come una roccia, trasparente per quanto riguarda il suo lavoro. E’ un tool che consente di inserire lo standard ADAT (nato nei primi anni ’90 ma oggi più attuale che mai) nel computer con degli ottimi driver. L’utilizzo principale che ne abbiamo fatto è stato il recupero di convertitori audio con driver per MacOS e PC non così veloci o, semplicemente, non più supportati. Lo abbiamo combinato con una seconda unità di conversione dei formati (Mutec MC4) per recuperare la piena utilità di un Prism ADA8XR, visto che Apple ha eliminato la compatibilità software per Firewire. Sempre assieme a MC4, abbiamo recuperato molti processori di effetti degli anni 2000 e seguenti, come uno Yamaha SPX 2000 (si trova a prezzi stracciati sull'usato) con porte AES/EBU o alcuni Lexicon PCM. Meglio ancora è andata con Lexicon 300, dotato di connessione ottica.
Le alternative
Qualsiasi interfaccia recente che sia dotata di porte ADAT può assumere il ruolo di Digiface USB, ma non troverete interfacce audio da collegare direttamente al computer, via USB, con ben quattro coppie di I/O ADAT. E’ altrettanto naturale che la scadenza di una interfaccia dipenderà dall’aggiornamento dei driver in futuro, oltre che alla connessione usata per il computer. RME ha dimostrato di mantenere aggiornati i suoi prodotti anche se fuori catalogo.
Se parliamo di prodotti nati per la sola conversione di formati verso USB, senza convertitori interni, troviamo RME Digiface AES e Motu 112D (presentata nel 2015 ma ancora in vendita), entrambi sulla stessa fascia di prezzo intorno ai 1.800 euro.
Motu 112D ha dalla sua le connessioni Thunderbolt, AVB e USB 3.0, con routing per 112 canali I/O, di cui 24 AES/EBU, 24 ADAT, 64 MADI, con ben sei coppie ADAT ottiche. Motu D112D è una ottima soluzione per studi, broadcast e live basati sul digitale, ma può essere anche troppo per uno studio di registrazione di medie dimensioni o per un project studio.
Una terza soluzione, intorno ai 600 euro, è la scheda RME HDSPe RayDat su PCIe a 72 canali ADAT e AES/EBU, con quattro coppie ADAT, interfaccia MIDI, una coppia stereo AES/EBU, TotalMix FX (quindi con DSP interno per generale effetti), un S/PDIF I/O, con il cavo fornito di serie, un S/PDIF coassiale. Il prezzo, intorno ai 600 euro, offre molto di più rispetto alla più piccola Digiface USB, ma richiede slot PCIe.
Conclusioni
Per fortuna RME ha mantenuto in catalogo questa piccola Digiface USB. Ha quasi dell'incredibile che dopo sette anni il mondo dell'audio professionale si sia svegliato e abbia iniziato a cercare soluzioni per gestire gli I/O ADAT da collegare al computer via USB. Parte di questo risveglio si deve alla scelta di Apple di eliminare la compatibilità Firewire, tramite adattatori, dai recenti sistemi operativi. Chi lavorava su interfacce Firewire si è trovato improvvisamente a piedi e, guardando le connessioni, ha pensato di usare quelle digitali per non gettare nel bidone del riciclo oggetti che hanno ancora un valore e una funzione.
Digiface USB, sebbene non recente come concetto ma già basata su USB 2, è una soluzione perfetta per proseguire ad usare interfacce e convertitori audio o, più semplicemente, per integrare device digitali che abbiano una porta ottica. Gli standard digitali ADAT, AES/EBU e S/PDIF sono gli unici che mantengono tutta la loro validità e, soprattutto, permettono di continuare a utilizzare con profitto device non più recenti.
Circa 400 € non sono pochi per un tool che non suona, ma volete mettere la sicurezza di non dover abbandonare macchine sonore ancora validissime e, nel frattempo, assicurarsi la compatibilità con centinaia di prodotti recenti senza dover sottostare al rischio di perdere la continuità dei driver per i futuri sistema operativi?
Se dietro le vostre spalle c'è un processore di effetti o un convertitore abbandonato con porta ottica, è il momento di tirarlo fuori e ricollegarlo al computer, grazie a Digiface USB.
Pro
Porta USB 2.0
Driver per Mac, PC e Linux
TotalMix come patchbay digitale
Latenza
Dimensioni minime
Quattro porte I/O
Contro
Monitor controller di TotalMix con poche funzioni
Info
Midiware
Prezzo: € 439