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Heritage Audio 2264E, tradizione futura - la recensione

Rapporto qualità/prezzo8
Costruzione10
Suono10
Facilità d'uso10
9.5

L'azienda spagnola, che ha creato il suo business riprendendo i classici moduli Neve e aggiornandoli con i migliori componenti possibili, grazie anche all'utilizzo dei trasformatori Carnhill, sta agitando moltissimo le acque degli appassionati del suono Neve classico.

Articolo d'archivio

Dopo l'introduzione del 1073 in formato API 500, proviamo il nuovo compressore/limiter mono 2264E, che si ispira al classico Neve 2264A. Il 2264A originale del 1974 è un modulo compatibile con rack o console per serie 10, che sfrutta un ponte di diodi per la compressione e il limiting. A sua volta ispirato al 2254 (diede le basi per le versioni 33609), il 2264A originale si differenzia per un circuito di amplificazione in Classe A/B per ridurre i consumi e generare meno calore. All'epoca questa amplificazione era vista come un vantaggio.

A parte i componenti discreti e i trasformatori, l'intervento di Heritage nel concepire il suo 2264E riguarda proprio la parte di amplificazione, che torna a essere in Classe A con una modifica nella struttura del gain e la stessa amplificazione in Classe A del 2254. In termini di prestazione, Heritage 2264E è molto più silenzioso dell'originale 2264A quando il compressore è inserito e il gain è al massimo, recuperando anche la magia del suono in Classe A delle prime unità Neve.

Heritage Audio 2264E hardware mixing comp pro studio midi music luca pilla test review recensione audiofader

Controlli

Il 2264E rispecchia fedelmente i controlli del 2264A: VU Meter per visualizzare la riduzione del gain con un comportamento simile ai PPM, switch per l'inserimento separato di Limiter e compressore, selettori per le soglie, i tempi di rilascio, il rapporto di compressione (da 1.5:1 a 6:1) e Make Up Gain (fino a +20 dB), switch per il bypass hardware e la selezione dei due bus di sidechain per accoppiare più unità in rack. Sul retro sono presenti i controlli per incrementare il livello del sidechain interno e della soglia di limiter.

Il limiter è successivo al compressore nel flusso del segnale, per cui è possibile usare il gain del compressore per modificare il comportamento e la soglia del limiter. Mentre il tempo di attacco è fisso, quello di rilascio ha diversi valori, tra cui i due rilasci automatici Auto1 e Auto2, di cui il primo è quasi un marchio di fabbrica di questi comp/limiter. I valori della soglia sono indicati in dBm, come sui modelli originali, con valori differenti per compressore e limiter. Quest'ultimo non è dotato di Make Up Gain, perché lo scopo del limiter è legato al broadcast, cioè serve per non oltrepassare un valore in dBm definito. Le specifiche sono identiche all'originale, ma con un valore di rumore inferiore ai -90 dB a 0 dB di gain.

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I circuiti interni con i trasformatori Carnhill

Analisi

Mentre la fase ha variazioni ampiamente entro i 30 gradi con un centro coerente a circa 400 Hz, la distorsione armonica è totalmente dipendente dal lavoro del compressore. In condizioni di bypass è assente. Inserendo il circuito del compressore appare la terza armonica, a circa -52 dB dal segnale originale. Compare anche la seconda armonica a livello molto più bassi. Con circa quattro dB di riduzione del gain, la seconda armonica si pone a -62 dB con tempo di rilascio minimo, quest'ultima è la posizione in cui è maggiore il contributo della distorsione armonica. Compare anche la quarta armonica, a livelli molto bassi.

La particolarità di questo circuito è il comportamento della seconda armonica. Essa è presente chiaramente fino a circa 2 kHz rispetto al segnale, dopo di che tende a ridursi per diventare quasi trascurabile. Qualcuno direbbe che questo è il marchio della Classe A. In altri termini, 2264E aggiunge più seconda armonica nel range medio basse delle frequenze.

Il limiter è altrettanto interessante. Come prevedibile è la terza armonica quella dominante, mentre tutte le altre dipendono direttamente dal tempo di rilascio. Con circa 4 dB di riduzione del gain, a 800 ms di rilascio, la terza armonica è a circa -42 dB e la seconda a -62 dB. Riducendo i tempi compaiono anche tutte le altre armoniche, per effetto del limiter. La distribuzione della distorsione segue quella del compressore: la maggior quantità di distorsione è sotto i 3 kHz, rendendo il limiter di 2264E particolarmente aggressivo sulle medio basse. Anche in questo caso, la seconda armonica è maggiore per le medio basse frequenze e tende a disperdersi salendo di segnale. Altro dato saliente è l'analisi del rumore: il 2264E ha valori eccellenti sia quando non aggiunge gain che quando si arriva a +20 dB, rendendolo uno dei migliori comp/limiter nel mondo analogico.

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Il rumore minimo (curva rossa) e massimo (curva blu) con compressore inserito, gain a 0 dB e +20 dB

In prova

Più che l'analisi, che rivela alcuni comportamenti unici nel mondo dei comp/limiter analogici, il 2264E nuota nell'alveo del fiume dell'outboard colorato, vivace, eccitante e semplicemente bello da ascoltare. Non si sente mai la mancanza di un filtro sul sidechain, perché invece che schiacciare i bassi tende a riempirli dandogli carattere e illuminando ogni microscopico particolare sulle medie. I circuiti sono qualcosa di unico per tutto ciò che si trova tra i 300 Hz e 5 kHz: ogni minuscolo dettaglio, ogni sottile transiente, ogni microscopica armonica passeggera prende corpo e si sposta lì davanti al mix, caratterizzando potentemente il colore e la percezione della dinamica. Un semplice ascolto A/B tra traccia compressa e non compressa produce meraviglia in un ascolto critico: c'è quasi un fenomeno di equalizzazione che passa anche dalla dinamica del segnale.

Improvvisamente tutto quanto trova posto, si allinea automaticamente e può essere percepito, partecipando direttamente all'emozione della musica. Avendo in studio un 33609 e un ben più antico 32263 modificato nei tempi, il confronto è facile. La pulizia e il colore del 2264E non hanno rivali e spostano più avanti l'asticella del suono rock ed emozionante nei compressori. Il basso elettrico prende corpo e dettaglio, la chitarra acustica diventa vivissima e brillante, il pianoforte acquista quelle medie da disco di platino. Una voce può diventare roca o profonda in pochi passi. Il segreto del 2264E è tutto in una sola regola: sotto i 4 dB di riduzione del gain il timbro viene modificato nelle sue armoniche e transienti, mutandosi in qualcosa di vivo.

Lo abbiamo provato anche compressore sul bus stereo e i risultati sono molto interessanti: con un minimo di compressione e limiting, il mix acquista il classico suono da disco da studio, molto radiofonico e con una patina inequivocabile. Vi lascio agli esempi audio: il 2264E è da ascoltare, per crederci. Il limite di 2264E è forse il suo pregio: se da una parte Heritage ha migliorato indiscutibilmente la qualità dell'amplificazione, prendendo a piene mani nei circuiti classici di Neve, dall'altro ha mantenuto intatte le costanti di tempo e il comportamento. In una versione moderna, si sente un po' la mancanza di tempi d'attacco programmabili, o almeno qualche costante in più rispetto all'unica possibile.

Al momento, 2264E è disponibile solo in versione verticale, nel futuro è prevista quella orizzontale e la versione per API 500. Infine un appunto alla cornice di plastica del VU Meter, che abbiamo dovuto rimuovere per far stare due 2264E in un rack orizzontale originale Neve. Andava prodotto con uno spessore minore. Nessuna difficoltà invece nell'usarlo in rack verticali. Il rack prodotto da Heritage è già predisposto per usare i due collegamenti A e B per il sidechain di più 2264E contemporaneamente.

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La distorsione armonica prodotta dai circuiti. A sinistra il limiter con 4 dB di riduzione del gain e tempo di rilascio a 50 ms, a destra il compressore con rapporto 1.5:1 e 800 ms di tempo di rilascio.

Conclusioni

Molto raramente si incontrano comp/limiter come il 2264E: la sua qualità audio e le potenzialità timbriche lo sospingono nell'olimpo dell'outboard colorato, in pura tradizione Neve ma con prestazioni superiori. È in qualche modo sconcertante sapere che il miglior suono rock e colorato, quello che più si sposa con il nostro modo di ascoltare e vivere la musica, è raggiungibile con un comp/limiter che ha le sue radici negli anni '70. L'utilizzo di componenti allo stato dell'arte e la ricerca della qualità senza compromessi premia Heritage Audio. Dopo aver lavorato con il 2264E, si dissolve la necessità stessa di rivolgersi al mercato vintage per armarsi di questo suono. Qualcosa di nuovo e meravigliosamente vintage allo stesso tempo, a un prezzo ragionevole.

 

Pro

Il suono che tutti vorrebbero

Costruzione e componenti

Contro

Al momento solo versione verticale

Tempo d'attacco fisso