Audient ORIA Mini, in collaborazione con Sonaworks per la correzione acustica digitale.
I sistemi DRC (Digital Room Correction) sono ormai diffusi capillarmente negli studio, in tre modalità differenti: software, integrati nei DSP dei monitor audio attivi o come unità esterna hardware, indipendente dal computer e da inserire prima dei monitor attivi. Abbiamo già visto in passato IK Multimedia ARC Studio e ora è il turno dell'azienda inglese, nota per le sue interfacce audio di successo, tra cui iD48 che abbiamo provato recentemente.
ORIA Mini è un concetto simile a quello ARC Studio: una unità hardware, un microfono di misurazione e software di correzione acustica, che è il famigerato Sonaworks SoundID Reference, il quale sta facendo capolino in alcuni convertitori top end ma è già utilizzato come software in più di 250.000 studi in tutto il mondo. Le somiglianze si fermano qua, perché ORIA Mini ha una serie di collegamenti flessibili: il pannello posteriore accetta due ingressi analogici su un quarto di pollice TRS bilanciati, affiancati da un ingresso digitale ottico ADAT. La scelta di inserire una connessione digitale è ottima: non sarà necessario lavorare con una doppia conversione dall'interfaccia audio e, se avete anche una porta su PC o la piccola RME Digiface USB, potete tranquillamente usarla come convertitore a tre canali (L. R e Sub) per computer.
Le due uscite stereo, sempre su TRS bilanciati sono accompagnate anche da una uscita dedicata al subwoofer. Tutto quanto si programma via USB-C, che include anche la linea di alimentazione. Si tratta dunque di un sistema 2.1.
Il pannello di controllo è minimale: un solo pulsante serve per selezionare ciclicamente uno dei quattro profili che ORIA Mini può memorizzare, assieme a due led che indicano la presenza del segnale e il peak. Se già si dispone dei propri profili SoundID, una volta esportati potranno essere caricati direttamente nella memoria di ORIA Mini, senza necessità di utilizzare il software SoundID Reference.
ORIA Mini lavora a 24 bit /96 kHz, lavora con qualsiasi interfaccia audio collegata in analogico e con tutti i monitor dotati di ingressi bilanciati, ha un range dinamico di 127 dB con convertitori a 32 bit. Oltre che da computer, può essere gestita in remoto via Stream Deck e su iOS.
Il processo di calibrazione, con una licenza Sonaworks attiva, dura circa 20 minuti e, successivamente, è possibile impostare l'equalizzazione, il trim e gli eventuali delay, gestendo anche il canale subwoofer.
L'integrazione con Sonaworks prevede l'acquisto di una licenza a parte o in bundle.
Il bundle introduttivo è composto dalla sola l'unità hardware e dal microfono di misura (ma non le licenze Sonaworks) a 299 € e permette di calibrare manualmente i monitor con il limite di 8 bande per canale utilizzando software di misurazione di terze parti, come potrebbe essere il sempre eccellente REW gratuito. La sola unità hardware permette di intervenire sui seguenti parametri, da immettere manualmente:
• EQ (fino a 8 bande, 6x ±12dB, 20Hz - 20kHz + Hi-shelf e Lo-shelf)
• Output Trim (±6dB)
• Delay Time (0-75ms)
• Crossover Point (30Hz - 500Hz)
Da questa base è possibile aggiungere una licenza SoundID Reference ORIA Mini (99 €) per poter utilizzare i proprio profili SoundID se già si utilizza Sonaworks, oppure spostarsi sui due bundle più completi con licenze per monitor e cuffie (€ 439) o solo SoundID Reference ORIA Mini (€ 398).
Considerata la diffusione di Sonaworks negli studi, il bundle introduttivo è molto interessante, grazie all'esportazione dei profili dal software che già si possiede. Una nota importante: ORIA Mini non è compatibile con i Reference 3 e 4, per cui è necessario aggiornare il proprio software.
Non rimane quindi che aspettare di metterlo in prova. Nel frattempo potete leggere il nostro test su iD48.
Per info: Audient