Preamp SuperAnalogue con VHD, EQ serie E e serie G, sezione dinamica di XL9000K, insert e sidechain: Super 9000 è pronta a entrare negli studi di tutto il mondo.
SuperAnalogue identifica, nel mondo SSL, circuiti privi di condensatori elettrolitici sul percorso audio. Introdotto nel 1995 con la console SL 9000J, continua a essere un punto a favore delle console SSL quando si parla di somma di più canali, perché permette di avere una maggiore headroom e, di conseguenza, meno rumore. Un’ulteriore conseguenza di questo modo di progettare i circuiti è nella banda passante e in una distorsione di intermodulazione ridotta. I risultati si apprezzano nel dettaglio della somma, nella presenza di transienti precisi e, naturalmente, nel suono di SSL, dovuto anche all’equalizzatore e alla sezione dinamica. A partire dalla successiva XL9000K del 2002, SSL cambia anche il modo di costruire passando ai componenti SMD, che si vedranno nella prima channel strip XLogic Superanalogue Channel e nella successiva, e meno nota, E-Signature Channel che, guarda caso, è molto simile alla nuova Super 9000.
Rimanendo alla fine degli anni ’90, la serie 9000 trovò diversi estimatori nel mondo dell’hip-hop e dell’R&B per la facilità con cui si ottenevano bassi profondi e un gran dettaglio nei transienti, con installazioni agli Abbey Road, Real World, Avatar/Power Station e Record Plant. Molto del suono R&B e Hip-Hop è dovuto alla summing e alle caratteristiche della serie 9000.
Hardware
Super 9000 è alimentato da uno switching universale da 35 Watt che mette a disposizione le linee a +/-15 Volt, + 48 Volt, +/-5 Volt. Il cuore della sezione dinamica è realizzato con il classico THAT 2181A. I connettori sono Neutrix e le connessioni prevedono un ingresso XLR per microfono, un ingresso Combo XLR/TRS per Line, Insert Send e Return su jack TRS completamente bilanciati, un ingresso Combo XLR/TRS per sidechain esterno, connessione Link su jack a 1/4 TS/TRS e l’uscita XLR.
Preamp
La nuova channel strip incorpora due circuit di preamplificazione microfonica: un SuperAnalogue ripreso dalla serie 9000 e un preamp derivato da Duality con il famigerato VHD per introdurre seconda o terza armonica. A differenza delle precedenti channel strip, un pulsante Flip permette di condurre l’ingresso Line al preamp microfonico, invece che essere gestito dal classico Trim posto dopo il preamp, così da poter sfruttare i due modelli e aggiungere distorsione armonica con VHD.
Per attivare l’ingresso Line è sempre necessario premere il relativo pulsante, il quale è sempre prioritario rispetto a Flip. Un’altra caratteristica interessante è lo switch per impedenza, a scelta tra 1,3 kΩ e 11 kΩ, che fa letteralmente la differenza anche con l’ingresso line, schiarendo molto il timbro. Inutile dire che in caso di microfoni dinamici, l’alta impedenza sarà il jolly da giocare per sperimentare anche con uno Shure SM57 per chitarre distorte e ricche di medio alte. Chiude la dotazione standard di alimentazione a 48 V, a cui è dedicata una linea a parte dall’alimentatore, il pad a -20 db e l’inversione di polarità.
Flip non va confuso con il pulsante Line: quest’ultimo esclude l’ingresso microfonico e il suo preamp, per accogliere il segnale al Line e controllarne il gain con Trim da +/- 20 dB. Mantenendo collegato Line In, Flip non fa altro che condurre il segnale al preamplificatore microfonico, in un istante. Il preamp ha un range da +20 a +70 dB. Il circuito di VHD è pilotato dal Mic Gain, quindi Trim (+/-20 dB) diventa indispensabile per bilanciare tra livello del preamp e livello d’uscita finale.
Dinamiche
Ripresa dalla console 9000 e Duality, la sezione include un compressore soft knee con detector RMS, un gate e un expander. Il compressore ha i controlli di Ratio (da 1 a infinito), soglia (+4 dB, - 26 dB) e tempi di rilascio da 0,1 a 4 secondi, con una modalità Fast Attack fisso (3 ms), rispetto all’utosenging da 3ms a 30 ms. Attivando Peak, il compressore passa in modalità hard knee con detector Peak. Due personalità molto diverse. I cinque led indicano la quantità di riduzione del gain, sempre legato al lavoro del compressore interno anche in caso di Link a un’altra unità. La sezione Gate/Expander include i controlli di Range (da 0 a 40 dB), tempi di rilascio e Hold (da 0,1 a 4 secondi) e soglia (da -30 dB a +10 dB), con opzione di Fast Attack a 100 microsecondi, invece che a 1.5 ms per 40 dB.
La sezione dinamica può essere spostata dopo l’eq (DYN POST EQ) e i due filtri HPF e LPF possono essere esclusi dal percorso audio per lavorare esclusivamente sul segnale di sidechain (DYN SC), il quale può essere derivato anche dall’ingresso posteriore (DYN S/C EXT). Non solo: l’intera sezione EQ può processare il segnale di sidechain, per esempio per realizzare un de-essere, grazie al pulsante DYN SC relativo. Due unità Super 9000, infine, possono essere linkate tra loro (DYN S/C LINK).
Filtri ed equalizzatore
E’ la parte più caratteristica dell’intera channel strip, in grado di disegnare un timbro in pochi secondi con quelle caratteristiche sentite migliaia di volte sui dischi. Super 9000 include due circuiti di equalizzazione: il primo è derivato dalla serie G (Pink Knob 292) e il secondo, inserito con un pulsate, è il classico serie E Black Knob 242. Le due modalità attivano curve e parametri differenti.
Serie G:
- Shelving HF e LF hanno un slope differente con punti di overshoot e undershoot per una maggiore selettività
- I due filtri parametrici hanno un Q proporzionale che segue il gain: riducendo il gain si allarga il Q, se si aumenta il gain, si incrementa anche il valore Q
- Il range di frequenze di LMF può essere diviso per 3 (G÷3), scendendo a 66 Hz, mentre il range di frequenze di HMF può essere moltiplicato per 3 (Gx3) fino a 21 kHz
Serie E:
- I filtri LF e HF shelving possono diventare filtri a campana con Q a 2,5 con l’apposito pulsante E Bell.
- Le curve di equalizzazione hanno caratteristiche di boost e cut convenzionali
- I filtri parametrici LMF e HMF hanno una relazione fissa tra frequenza, Q e gain: il Q è sempre fisso
Parlando invece di filtri High e Low Cut, che possono essere assegnati alla modifica del segnale di sidechain, Super 9000 include un LPF da 3 kHz a 16 kHz a 12 dB/Oct, e un HPF da 20 Hz a 500 Hz a 18 dB/Oct. Il bypass dei filtri si ottiene mettendo a zero il potenziometro. Il pulsante Input, in questo caso, non serve per ingaggiare i filtri, ma per spostare questa sezione subito dopo il preamp o l’insert point e prima della sezione dinamica ed eq. Senza il pulsante Input attivato, i filtri sono post-eq. Nel caso in cui i filtri e l’eq siano assegnati entrambi all’elaborazione del sidechain, i filtri precedono sempre l’eq.
Connessioni e routing
Come per Revival 4000, anche Super 9000 ha una serie di opzioni di routing che abbiamo già incontrato nella nostra descrizione, che qui riassumiamo:
- Dyn (POST EQ): sposta la sezione dinamica dopo l’equalizzatore
- Input Flip: invia il segnale Line direttamente alla sezione di preamplificazione, utilissimo per processare con VHD i segnali provenienti dalla DAW
- EXT (DYN S/C): abilita l’ingresso posteriore del sidechain, che può anche essere processato dai filtri e dall’eq con le funzioni Filter To Dyn S/C e EQ To Dyn S/C
- Link: collegando due Super 9000, il livello maggiore di sidechain pilota l’altra unità. Le sezioni dinamiche devono essere impostate manualmente su entrambe le channel strip.
- Insert In: l’insert send è sempre attivo e premendo In si attiva l’insert return.
- Insert OP: sposta il punto di insert dalla posizione iniziale, prima della sezione dinamica, eq e filtri, all’uscita audio controllato da Output
- Trim, il quale è l’ultimo elemento per gestire il livello con i suoi. ± 20 dB di gain.
L’ultima sezione di Super 9000 include il metering a cinque led, che può essere commutato al metering del segnale in ingresso invece che quello di uscita.
In prova
Conosciamo bene le precedenti channel strip SuperAnalogue Channel ed E-Signature, che avevano un prezzo proibitivo all’epoca del lancio. Ancora oggi sono installate in studio, soprattutto per la qualità degli equalizzatori, per il VHD su E-Signature e per il compressore che è sempre veloce da programmare. Mettendo a confronto Super 9000 abbiamo riconosciuto le stesse prestazioni, ma questa volta il prezzo di Super 9000 è inferiore ai 2.000 € e adatto a qualsiasi studio professionale o project studio avanzato. Super 9000 assomiglia molto a E-Signature, che però includeva anche il famigerato Listen Mic Compressor, ma non è identica nella sezione di equalizzatore e qui ci fermiamo, perché non è un confronto con il passato. Super 9000 è molto più flessibile nel routing e si apre al mondo esterno grazie al punto di Insert e alla possibilità di inviare al preamp microfonico il segnale Line con Flip.
Tutto della channel strip Studio 9000 deriva dall'esperienza nelle grandi console: ogni pulsante ha il proprio led per indicare che è stato attivato. Il controllo di VHD non ha un punto nullo: a ore 12 è una combinazione di seconda e terza armonica, che è anche il punto più adatto per cominciare. La soglia del compressore lavora al contrario: a destra si va verso valori negativi fino a -26 db, a sinistra verso quelli positivi di + 4 dB. Il rapporto di compressione non riporta valori, per cui si va a orecchio (è anche meglio), come anche quello di rilascio. Ci pensano i cinque led ha dare una indicazione della riduzione del gain. Nessuno dei controlli della sezione dinamica ha punti nulli, come ovvio.
Tutti i controlli di gain dell'equalizzatore hanno uno scatto in posizione zero, cioè a ore 12.00, come anche il controllo di Output alla fine della channel strip.
Il preamplificatore microfonico ha confermato quanto conosciamo dalle console SSL 9000 e Duality, e seguenti: tipicamente SSL, sempre molto chiaro, dettagliato e adatto a qualsiasi missione che non preveda di colorare il suono. Ci sono diversi trucchi che si possono applicare già in questa fase per cambiare le sorti del timbro. Il primo e più evidente è VHD sull'ingresso. La distorsione armonica è un additivo al colore di cui non si può fare a meno soprattutto nel metal e nel rock. Pur non avendo un controllo di quantità, si può definire il suo ruolo combinando il gain, il pad, il trim e l'attivazione dell'alta impedenza, e l'Output in uscita. Abbiamo esplorato il circuito VHD per scoprire che la distorsione armonica rimane identica su tutto lo spettro, quindi non emula un trasformatore sulle basse frequenze, distanziandosi da Revival 4000.
Essendo il trim inserito dopo lo stadio di gain, è possibile definire la quantità di distorsione armonica con un gain più o meno alto, e poi intervenire su trim. Attivando l'alta impedenza, come prevedibile, il suono si schiarisce ancora maggiormente. L'inserimento della distorsione armonica aumenta l'RMS del segnale e la quantità di armoniche, per cui c'è da stare particolarmente attenti a non esagerare: da una parte si avvertirà una maggiore distorsione armonica sulle alte frequenze, con un effetto enhancer, ma dall'altra aumenterà anche il contenuto di medie rischiando di rendere più confuso e meno dettagliato il suono, rispetto al puro preamplificatore. I migliori risultati sembrano garantiti quando si accende solo il primo led. Il circuito di VHD assieme all'alta impedenza si sposa incredibilmente bene nella ripresa di chitarre elettriche distorte, dandogli una valanga di corpo e ampiezza, sui piatti e sulla voce. Insistiamo sulla chitarra distorta, anche dopo il tracking, da far rientrare all'ingresso microfonico, attivare il pad, attivare l'HI Z e infine il circuito di VHD. Rimarrete sopresi da quello che accade e, sulla chitarra distorta, potete condirla a piacere la quantità di distorsione armonica, giocando sul gain per inviare il segnale al circuito, e su trim per rimettere al suo posto il livello prima di proseguire nella channel strip. In questi casi, meglio spostarsi sulla terza armonica, perché solo la seconda è un po' più cupa. Non sempre VHD funziona bene per il timbro: ci sono timbri elettronici che possono diventare troppo graffianti, o voci che perdono consistenza e acquistano un colore da transistor poco elegante. Come sempre, occorre provare di volta in volta.
A questo punto occorre citare Flip, che in un istante, grazie a un relè, invia il segnale di Line all'interno del circuito microfonico, potendo quindi accedere a tutti i controlli già descritti, compreso il VHD. Flip è anche l'unica possibilità di usare il Line In con VHD. Attivando infatti Line dalla sezione preamp, il Mic Gain, il pad, il VHD e l'Hi Z non sono attivabili. Il livello di Line In, con il pulsante Line attivato, è gestibile solo da Trim. Da ricordare che usando Flip, occorre disabilitare Line dal preamp o non si sentirà alcunché.
Nell'ultima sezione Output, che controlla esclusivamente il livello di uscita, troviamo forse l'unico aspetto meno convincente della channel strip: il metering può essere associato al segnale in ingresso del preamplificatore, con il pulsante sotto il meter, o all'uscita. Dover costantemente passare dal pulsante per verificare di non essere in clip, che per altro si sente bene, è un po' una noia. Un doppio meter, anche con led più piccoli, avrebbe fatto comodissimo. C'è però da dire che un sound engineer ha poco bisogno di verificare il livello d'ingresso, perché la distorsione si sente subito. Da notare, infine, che non c'è alcun bypass hardware.
Che dire dei risultati finali? Se avete lavorato su una console 9000, Duality o Fusion vi troverete subito a casa. Super 9000 è il suono che conosciamo da migliaia di produzioni realizzate con le console degli ultimi decenni di SSL, quando si parla di equalizzazione e dinamica di una traccia. Rispetto alla precedente Super Analogue Channel, che è molto più profonda come rack, abbiamo avuto la sensazione di una leggera minore tridimensionalità e profondità, ma ciò non toglie l'assoluta qualità di Super 9000, con quel flusso sonoro continuo e ricco di microdettagli dovuti ai circuiti. Una sola di queste channel strip può cambiare le sorti di qualsiasi mix ITB, perché le possibilità di usare il preamp microfonico con VHD e, soprattutto, l'equalizzatore, in doppia modalità, sono così ampie che in fase di mix vi troverete a lavorarci in continuazione. Esistono plugin simili anche di SSL, ma per quanto ci riguarda un preamp, un circuito di distorsione armonica e un equalizzatore analogico di questa portata fa ancora una grande differenza quando ogni traccia è semplicemente trattata in analogico.
Il duplice equalizzatore è un pennello che può essere tanto invisibile quanto evidente. Le due modalità (G ed E) sono molto diverse nei risultati. Dove G è un equalizzatore il cui comportamento è prevedibile, l'E garantisce quel suono classico discografico dove tutti gli strumenti sono perfettamente allineati. E' sufficiente sentire con le proprie orecchie cosa accade con E inserito quando si usa LF con un bel po' di gain: sembra quasi che ci siano due eq attivati contemporaneamente. Lo stesso dicasi sulle medie e alte frequenze. Non si può fare un confronto A/B tra le due modalità perché i risultati sono diversi quando si lavora su più bande con gain differenti, a causa della proporzionalità, o meno, del Q con il gain. Siamo quasi sicuri che vi innamorerete della modalità E per la facilità con cui si arriva al risultato.
Lo stesso discorso si può dire per la sezione dinamica: l’autosensing del tempo di attacco non è facilmente imitabile in software e, alla fine, l’interazione con il suono da trattare porta a risultati vivaci e mai noiosi. La qualità maggiore del compressore è la sua trasparenza quando si usa in soft, o la sua aggressività sui suoni percussivi in modalità hard knee. Ne basta poco per cambiare in meglio le sorti del suono. Las sezione dinamica, pur non avendo un controllo continuo di attacco per il compressore, è molto efficace e veloce da usare: la combinazione tra Peak, Fast Attack e Ratio permette di trovare sempre la combinazione giusta. Ottimo l'expander, da usare in parallelo per modificare la dinamica, mentre il gate ha tempi di attacco più che adatti per tenere sotto controllo rullanti e percussioni con rientri.
Conclusioni
Dove Revival 4000 è più legato alla tradizione SSL degli anni ’80 e ’90, Super 9000 amplia le possibilità del preamplificatore, più allineato alle sonorità dei nostri anni ’20, strizzando l’occhio all’R&B, all’Hip Hop, alla dance e all’EDM, e soprattutto dell’equalizzatore serie G che vede ampliare il suo range nelle bande LMF e HMF.
Che sia il tracking o il mix, una Super 9000 permette di arrivare velocemente al risultato con una qualità superiore rispetto ai plugin, almeno alle nostre orecchie. L’headroom, dovuta alla tecnologia SuperAnalogue, permette interventi di equalizzazione importanti senza incappare nella distorsione, soprattutto sulle alte frequenze. Il prezzo, la qualità costruttiva e la flessibilità della nuova channel strip Super 900 sono perfetti per qualsiasi studio che voglia passare al suono SSL più moderno, senza rimpiangere le channel strip del passato. A Solid State Logic va il nostro plauso per aver prodotto una channel strip, accessibile a qualsiasi professionista, senza alcun compromesso sulla qualità del suono.