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Neve 88C, la dinamica delle console VR e 88R - Review


Neve prosegue sulla strada dell'accessibilità e traportabilità di parti importanti delle sue console. Questa volta è il turno della sezione dinamica delle console serie VR e 88R, costruita attorno a un classico VCA.

 

Se Neve è famigerata anche per i suoi processori di dinamica a ponte di diodi, con il più noto e leggendario 33609 derivato dal 2254, è altrettanto vero che le sue console sono tra le più musicali di tutte, grazie al circuito di ingresso, a cui partecipa non poco la qualità del trasformatore e alla distorsione armonica unica. Negli anni '80 e '90, la produzione di console Neve portava la sigla VR (seguita poi dalla 88R negli anni 2000), da cui deriva il nostro 88Cm cioè la sezione compressore/limiter stereo della channel strip. 88C offre due canali linkabili, ed è un ottimo compagno per il preamplificatore 88M, di cui abbiamo già scritto in passato nel nostro test.

Neve 88C review recensione opinion VR console Luca Pilla 88M audiofader

 

Il nuovo 88C riprende lo chassis modulare del precedente 88M, tanto che è possibile smontare la scheda interna come sul precedente. Nulla vieta, a questo punto, di estrarre sia la scheda 88 che quella dell'88C e creare un rack a due unità, con i due moduli separati nello stesso chassis.
L'88C nasce dalla sezione dinamica delle console VR e 88R, da cui riprende le caratteristiche di attacco adattivo e la semplicità d'uso. Stiamo parlando di una sezione dinamica che non è mai stata concepita per creare effetti particolare, ma per domare invece la dinamica di un canale del mixer, perseguendo risultati veloci ed esenti da effetti collaterali, come il pumping.

 

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Un rarissimo esempio di compressore/limiter Neve serie VR. Per pochissimo tempo, Neve produsse un rack con due slot relativi alla dinamica della serie VR.

La serie 88 prevede, in catalogo, anche il preamplificatore serie 500 88RLB, le channel strip 8801 (derivato dalla console 88RS), l'equalizzatore 8803, e il meno recente sommatore 8816 con l'unità esterna 8804 con i relativi fader.

Hardware

La scheda PCB, completamente a componenti SMD, ospita la sezione di alimentazione che innalza da 5 a 9 Volt l'alimentazione interna: la connessione USB C, con specifiche minime di 5 Volt e 900 mA, è utilizzata esclusivamente per l'alimentazione e non ha nulla a che fare con l'audio. All'interno troviamo i driver Burr Brown DRV 135UA e soprattutto due THAT 2181, che sono il cuore dei due canali di dinamica. Il 2181 è un VCA con range dinamico di 120 dB, controllo esponenziale del gain, basso rumore e bassa distorsione.

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Le connessioni posteriori sono realizzate su jack a 1/4" TRS bilanciate e prevedono anche i due ingressi indipendenti di sidechain (Key).
Parlando di specifiche, 88C ha una headroom di 21 dBu, con rumore a -89 dBu, range dinamico di 110 dB, livello d'ingresso massimo a +21 dBu con impedenza di 24 kΩ, livello massimo di uscita a +20 dBu con impedena d 50 Ω e crosstalk maggiore di -10 dBr.

 

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Pannello di controllo

Cominciamo con il dire che Neve non ha affatto risparmiato sul metering. Ogni canale dispone di quattro led per il segnale di ingresso, sette led per il valore di riduzione del gain, con i primi tre dedicati ai valori di 0,5, 1 e 3, e altri sette led per il livello in uscita (fino a +20 dB, giusto per saturare gli ingressi di un 88M). Tutti i controlli non sono a scatti e non hanno un punto nullo, purtroppo. La soglia (Threshold) va da +18 dB a -30 dBu, con lo zero indicato a ore 11 sul pannello. Premendo Threshold si attiva il led blu Key, a indicare che è stato selezionato l'ingresso di sidechain posteriore.
Il rapporto di compressione (Ratio) ha la prima parte dedicata a rapporti bassi (da 1 a 3) fino a portarsi al limiter, a fondo scala.

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88C non ha alcun controllo di attacco perché utilizza il circuito di attacco adattivo delle console 88RS. In pratica, l'attacco è dipendente dai transienti del segnale da processare. Ai segnali che rimangono entro la soglia di 4 dB viene applicato un tempo di attacco variabile entro i 5 ms. Quando si superano i 4 dB, un circuito applica un tempo di attacco tra 1.5 e 5 ms. A loro volta, i tempi di attacco tendono ad aumentare con l'incremento della riduzione del gain. Più il transiente ha un'ampiezza ampia, più il tempo di attacco è veloce. Essendo un VCA, i tempi di attacco possono anche essere più bassi di valore e, infatti, Neve ha previsto anche l'attivazione del tempo di attacco a 0,1 microsecondi, premendo su Ratio: l'attivazione accende il relativo led blu. La modalità Fast Attack si combina sempre con il circuito di attacco di cui abbiamo scritto.
Il tempo di rilascio va da 0.03 secondi a 3 secondi. Tempi di rilascio troppo veloci porterebbero all'effetto "breathing", se fosse applicata una riduzione del gain molto alta, ma 88C ha circuiti che sono in grado di minimizzare questo effetto, grazie a una protezione che si attiva se il segnale crolla di oltre 30 dB improvvisamente. L'Auto Release si attiva premendo Release (led blu Auto) ed è un'ottima alternativa per chi cerca impostazioni veloci.

Il Make Up Gain va da 0 a 30 dB fino a un massimo di +21 dBu in uscita, il punto di clip di 88C.
La manopola di Make Up Gain attiva anche il filtro HPF a 12 dB/Oct sul segnale di sidechain interno, con tre colori del relativo led: blu con filtro a 80 Hz, giallo a 125 Hz e rosso a 300 Hz
Link è l'ultima funzione di 88C, per collegare i due canali come sorgente stereo. In questo caso, la riduzione del gain è identica per entrambi i canali ed è determinata dal valore di soglia più basso tra i due canali.

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Analisi

Neve 88C è un compressore VCA con la sola curva hard knee, dove la maggior parte della sua flessibilità si trova nei tempi e modalità di rilascio. Ingressi e uscite non aggiungono alcunché al segnale: nessuna distorsione armonica in entrata o in uscita. Ci siamo concentrati sulla distorsione armonica del compressore e le nostre misurazioni ci dicono che si tratta di un circuito molto trasparente, con una seconda armonica che rimane talmente bassa da non intervenire sul suono. È questa una caratteristica assai rara, quasi unica, tra i compressori. La quasi totale assenza di distorsione armonica si apprezza anche nella distorsione di intermodulazione: 88C non colora, non distorce ed è praticamente trasparente. Il comportamento del rilascio del compressore è altrettanto unico: dal momento in cui il segnale smette di essere compresso alla fase di rilascio, è presente un'istante di segnale originale pulito prima che parta la fase di rilascio. Se si passa dal controllo manuale all'Auto, ecco che la fase di rilascio parte immediatamente non appena il segnale smette di essere compresso.

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Le curve di compressione sono quelle tipiche di un hard knee, con la particolarità che il limiter tende quasi alla compressione negativa più aumenta la riduzione del gain.

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La curva di compressione di Neve 88C è di tipo hard knee, qui un esempio con Ratio a 4:1

 

88C è particolarmente silenzioso. Il suggerimento è di alimentarlo sempre separatamente con un alimentatore USB potente, al minimo con un hub USB dotato di alimentazione separata, anche se accoglie altre connessioni dal computer. In questo modo si evitano interferenze dalla linea elettrica, cioè la presenza dei 50 Hz e relative armoniche nel segnale audio a bassi livelli.

In prova

Ben si intuisce che 88R, pur essendo indipendente come processore di dinamica, nasce per essere accoppiato con il preamplificatore a due canali 88M, grazie ai due Send Return qui disponibili. Mettere insieme i due moduli 88 equivale ad avere una channel strip, senza equalizzazione, di valore e soprattutto senza necessità di una interfaccia audio, visto che ci pensa già 88M a fornirla, con tanto di espansione ADAT se servisse.

 

 

Il metering è un plus notevole, perché qui si vede tutta la tradizione di Neve nel progettare console: la scala dei tre metering è perfetta per tenere sotto controllo quello che si sta facendo e, dopo poco, ci siamo anche resi conto che è particolarmente efficace nell'impostare il make up gain corretto, passando dal true bypass che, in questo caso, individua il livello di uscita con il colore bianco dei led, a differenza del circuito ingaggiato dove i led sono verdi, gialli e rossi.

Il circuito per la determinazione automatica del tempo di rilascio permette di evitare problemi di compressione: non siamo mai riusciti a ottenere un effetto breathing... cosa che può essere ampiamente positiva per chi non sa usare un compressore, ma limita la creazione di effetti di compressione. Evidentemente Neve ha mantenuto la finalità della dinamica sulla channel strip delle console serie VR, per ottenere sempre un suono musicale utile.
Veniamo al compressore: 88C si trova anche a suo agio sul bus compressor. I risultati più eclatanti si ottengono con pochi dB di compressione, in genere 5 dB, con rapporto inferiori a 2:1. Eravamo molto curiosi di sentire il suono di questo 88C. E c'è! Tende a dare brillantezza con pochi dB di riduzione del gain, cosa piuttosto anomala per un compressore che non è messo in parallelo, anche senza HPF attivato sul sidechain. Ha ovviamente un sapore diverso dal classico SSL, ma ciò che si apprezza maggiormente è la sua grande musicalità. Quando è inserito e settato bene, l'effetto non è mai artificiale e il suo lavoro si coglie confrontando il segnale in bypass. Impartisce al suono una patina molto piacevole e professionale, quel di più che fa la differenza per un suono discografico. La compressione rende tutto più evidente, incollato, più corposo e... più bello.

A questo punto volevamo sentire come si sarebbe comportato 88C su una traccia di chitarra e voce: come sempre accade, trovare la posizione è sempre un'arte, con ottimi risultati ma c'è sempre qualche cosa da aggiustare. Nel nostro caso la ripresa mostrava un lieve incremento sulle medio basse. Abbiamo applicato una compressione di con rapporto 2:1 , un tempo di rilascio veloce (ore 9) e un massimo di 3 dB di gain reduction. Ed eccolo qua di nuovo il timbro dell'88C, che tende a schiarire sulle medio basse, senza perdere impatto sulle medio alte. La traccia era ovviamente più equilibrata, più intensa ma anche più pulita. Per incrementare ancora un po' le medio alte abbiamo inserito il filtro HPF. Poi abbiamo provato l'impostazione Auto per i tempi di attacco e rilascio: 88C ha risposto ancora meglio, cavalcando letteralmente la dinamica e restituendo un suono molto musicale, senza artefatti. Siamo rimasti molto soddisfatti: la voce è stata portata un po' più avanti, senza però far arretrare la chitarra, con una maggiore presenza dei transienti che hanno migliorato l'intelligibilità della voce, ma anche delle note della chitarra. Rispetto ad altri compressori VCA, l'88C sembra avere un timbro più nobile, mai freddo, più confacente alle armoniche formanti della voce, senza mai esagerare. Più difficile, invece, trattare una traccia di chitarra acustica pulita: ci siamo limitati a pochi dB di riduzione del gain e sempre con valori di Ratio inferiore al 3:1, dove 88C sembra essere sempre più a suo agio. Siamo passati ad altre tracce e, costantemente, 88C lavora al meglio con rapporti di compressione bassi, lasciando poi alla soglia decidere quanti dB di compressione applicare. Non ci tirerete mai fuori i risultati di un Distressor, tanto per capirci.

Il limiter è interessante: basta farlo lavorare anche solo per un dB di riduzione del gain e applica al suono un timbro più nitido, più ricco di contenuti sulle alte frequenze, con una migliore definizione del rullante e delle tracce vocali. Lo abbiamo usato più spesso per ottenere questo effetto di equalizzazione dinamica piuttosto che come limiter per alzare il livello finale.

Neve 88C review recensione opinion VR console Luca Pilla 88M audiofader

Passiamo al mix: 88C ha una netta predilezione per i piatti: li rende più vivi, più ricchi di componenti armoniche naturali, senza introdurre distorsione armonica o alterazioni di fase, e li porta più avanti. Sulla voce lavora in modo molto trasparente, senza aggiungere nulla alla voce o renderla più colorata. In questi casi basta mettere su Auto i tempi di rilascio, trovare la quantità giusta di di riduzione del gain, con un ratio basso, e il gioco è fatto. Facile facile e con immediato risultato, per consolidare la voce ma senza mai incrementare le sibilanti o ridurre la quantità di medio alte frequenze. Nelle chitarre elettriche distorte ritroviamo lo stesso comportamento sui piatti: diventano più evidenti le medio alte, alterando la percezione del timbro originale: il suono diventa più lucido, piacevolmente più metallico in senso nobile e pronto per il mix. Nel caso del basso, 88C mantiene la promessa della trasparenza ma se fosse presente distorsione in fase di ripresa del basso o del cabinet, aspettatevi naturalmente una maggiore percezione della stessa anche con pochi dB di riduzione del gain. Interessante osservare che anche senza HPF, il compressore non si mangia le basse frequenze e rimane prevedibile nel comportamento. Il comportamento naturale del compressore rimane una costante anche su altre tracce del mix: c'è ma non si sente, per una maggiore intensità della traccia e quella patina tipicamente da console.

Al termine di ore di prove, ci siamo fatti un'idea ben precisa di 88C: è un compressore VCA trasparente, ma non sterile, adatto a controllare la dinamica di una traccia e renderla più viva e splendente sulle medio alte, ma senza intervenire con quella distorsione armonica (di solito sulla terza armonica) tipica di moltissimi compressori. 88C è un processore di dinamica musicale, adatto al mix grazie a queste sue caratteristiche, e quasi sempre da impostare su Auto per i tempi di rilascio. Pur avendo una funzione limiter, non può essere usato a tale scopo se non per cavalcare il gain. 88C non rientra nei compressori adatti a creare effetti dinamici potenti e in parallelo: non avendo la possibilità di controllare il tempo di attacco, non si possono raggiungere una serie di effetti in parallelo. Infine c'è da sottolineare che 88C non prevede la possibilità di usare una curva soft knee per la compressione.

Conclusioni

Neve 88C è la sezione dinamica della channel strip delle console serie VR e 88R, e da qui occorre partire per apprezzare il suo lavoro. 88C non nasce come un compressore super programmabile o per sperimentare effetti dinamici, ma come processore di dinamica per il controllo della dinamica di una traccia, passando quasi sempre inosservato, e facilitando il sound engineer nel trovare i tempi giusti, grazie alla funzione Auto per i tempi di rilascio. Non è quindi il compressore per sperimentare effetti, ma diventa prezioso quando si vogliono trattare molte tracce sulla DAW, usandolo come insert hardware, dando loro più coerenza e patina da console. 88C detiene anche un primato: pur lavorando con un VCA, anche ad alti livelli di compressione non introduce una distorsione armonica tale da colorare troppo il suono. Potremmo concludere che 88C è l'opposto del classico 33609. Il piccolo Neve può essere l'arma per un mix professionale che deve essere portato a casa velocemente, con un suono analogico e con risultati certi. Considerato il prezzo e i due canali linkabili, 88C è un buon investimento per chi lavora nel mix e desidera un po' del colore delle console VR e 88R. Indispensabile se già avete un 88M!

 

Pro
Trasparente e musicale
Attacco e rilascio automatico
Metering preciso

Contro
Assente curva soft knee
Nessun punto nullo sui potenziometri

Info
Funky Junk
Prezzo: 1.260,00 + IVA

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