Pulsar Modular prosegue nello sviluppo di nuovi plug-in per scolpire il suono! Questa volta è il turno di un nuovo processore di dinamica, P19, che reagisce secondo il grado di riduzione del gain per presercare il punch, la brillantezza e la chiarezza dell'audio processato, anche per valori estremi. P19 permette di passare da compressioni assolutamente trasparenti a interventi molto aggressivi, il tutto sotto controllo del sound engineer. P19 è stato sviluppato a partire dall'esperienza di P11 e ha un'opzione di lookahead.

Come sempre, Pulsar Modular avvantaggia i propri utenti all'acquisto: prezzo di 143 USD in offerta con sconto del 15% entro l'8 luglio; sconto del 10% per chi già possiede l'ottimo P11: trial completo per 40 giorni completamente funzionante.

L'interfaccia permette di intervenire su soglia, tempo di attacco e di rilascio, percentuale di link stereo tra i canali, scelta della curva di compressione e tipo di compressione (FET, VCA, diodi, Vari-mu e altro), gain in ingresso, bias del trasformatore (ottimo per controllare il grado di saturazione secondo il livello del segnale e dei transienti), overload per entrare nella sperimentazione quando si comprime oltre ogni livello ammissibile (si arriva a 40:1 di Ratio), filtro HPF con due modalità,  Soul per definire un comportamento più analogico o digitale, Lookahead per gestire meglio i transienti.

La parte centrale e a destro permette di controllare il makeup gain, il blend tra segnale processato e originale, una modalità alternativa di Ratio e un controllo Dynamics che interviene sulla sensibilità ai transienti.

In Easy Mode, i controlli si riducono al minimo, ma sempre con la facoltà di definire la modalità di compressione.

Uno sguardo allo schema a blocchi evidenzia come P19 sia molto più di un compressore, grazie ai punti di saturazione, al limiter e clipper, al crosstalk e ai due parametri Soul. La flessibilità è la sua forza.

Per info: Pulsar Modular