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Audient iD48, pre e convertitori inglesi – Review

Rapporto qualità prezzo8.7
Suono8.7
Costruzione9
Facilita d'uso9.5
Audient id48 è la punta di diamante della serie iD, con un numero di canali maggiori, facilmente programmabile e con la stessa qualità di tutta la serie iD MK II. Essenziale nelle funzioni, flessibile nel routing e perfetta per gli insert analogici e la registrazione in studio con i suoi quattro Cue e gli otto preamp dal suono elegante.
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Audient ha costruito la sua fama grazie alle console analogiche e a una serie di prodotti da esse derivati, dall’ottimo rapporto qualità prezzo. iD48 sarà per molti l’upgrade atteso per lo studio di registrazione o la prima interfaccia con otto preamplificatori professionali.

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Audient, da alcuni anni, è tornata alla ribalta con i successi delle interfacce serie iD, dal design e dalle buone prestazioni professionali, e ben accolte da chiunque si occupi di registrazione e mix in un ambiente di ridotte dimensioni, considerato che fino a oggi le interfacce della serie iD erano tutte desktop e di ridotte dimensioni. La nuova iD48 diventa la punta di diamante della serie, in formato rack, con ben 24 In e 32 Out totali, tra analogico e digitale, e con otto preamplificatori ripresi dalle console Audient ASP8024, gli stessi di tutta la serie iD.
Dopo averla provata a lungo, possiamo già anticipare che iD48 offre alcune soluzioni non scontate per l’integrazione tra DAW e insert analogici. iD48, infine, non ha alcuna funzione DSP, come compressori ed equalizzatori a disposizione del mix interno.

Dati tecnici

iD48 si connette via USB C al computer, ha un alimentatore interno universale, e convertitori AD/DA EES e Cirrus Logic a 32 bit con otto preamplificatori in Classe A e trasmissione digitale via USB a 24 bit fino a una frequenza di 96 kHz. Gli otto canali analogici in ingresso sono condivisi tra gli otto preamplificatori e altrettanti canali su DB25: vedremo come questa scelta faciliti le connessioni, quasi fosse una patchbay, per gli insert, senza dover ricablare tutto quanto. I convertitori AD sono ben 12: otto per le uscite Line Out, due coppie stereo per le cuffie, e due coppie stereo per Monitor e Alt Monitor. Per questi ultimi, Audient ha utilizzato convertitori DA separati con un range dinamico dichiarato di 126 dB. Gli ingressi digitali, tutti ottici, sono due coppie di I/O ADAT, che possono essere usati anche in formato S/PDIF.

Il gain degli ingressi Line (DB 25) va da -10 dB a +48 dB, con livello massimo d’ingresso di +22 dBu e impedenza di 10 kOhm. Gli otto preamplificatori forniscono un gain massimo di +58 dB, a cui può essere aggiunto un boost di +10 dB realizzato in digitale, con livello massimo di ingresso di +18 dBu e impedenza di 3 kOhm. I due ingressi Instrument anteriori accettano livelli fino a + 15 dBu con impedenza di 500 kOhm e gain fino a +58 dB.

Lo 0 dBFS dei convertitori è fissato a + 18 dBu con range dinamico di 120 dB per AD e 124 dB per DA.
Il livello massimo delle uscite cuffie è di + 18 dBu con impedenza inferiore a 50 Ohm.

La scheda degli otto preamplificatori è fisicamente separata dalla scheda di conversione. Inserendo un jack TS negli ingressi Instrument, iD 48 scollega automaticamente i primi due ingressi mic/line posteriori.

Gli ADC sono degli ottimi ES9842QPRO e tra i DAC si individua anche un Cirrus Logic CS43198. Tutte le conversioni avvengono a 32 bit per ottenere il massimo della dinamica, e solo al termine il bit rate è scalato da 32 a 24 bit per la connessione USB, ma non siamo riusciti a strappare altre informazioni sulla conversione e sul punto di misurazione del range dinamico. Per inciso, tutta la serie iD MK II utilizza gli stessi convertitori e lo schema di conversione è identico a quello di Oria.
iD 48 pesa 3,9 kg.

 

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Driver

Le specifiche minime di installazione richiedono Windows 10 con processore Intel Core 2 1,6 GHz, AMD o ARM con 1 GB di RAM, e MacOs 10.13.6 (High Sierra) con CPU Intel o Apple Silicon.

L’installazione aggiunger i driver ASIO su Windows (iD 48 è nativa su CoreAudio), l’applicazione iD Mixer raggiungibile dalla barra Menu, e l'applicazione System Panel per la configurazione e il routin. Ilo mixer non è una applicazione raggiungibile dalla cartella Applicazioni su MacOs e Windows. Nella confezione è fornito un cavo USB-C, ma può essere in alternativa usato anche un cavo USB-C-/USB-A con connessione a una porta USB 2.0.

Una volta installato il software, è possibile registrarsi ad Audient ARC, che da accesso al download di alcuni software gratuiti o con scadenza a mesi, tra cui Steinberg Cubase LE14, Cubasis LE 3 e Retrologue 2 completamente gratuti.

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Audient ARC include le versioni gratuite di Cubase LE e Cubasis

Al primo avvio viene controllato il firmware di iD48 e, nel caso, aggiornato. Il driver USB 2.0 gestisce fino a 8 ingressi analogici e 16 digitali, 16 uscite analogiche e 16 digitali, con il limite però di 24 canali allo stesso tempo. La latenza interna è di 0,344 ms a 44,1 kHz e scende a 0,177 ms a 96 kHz.

 

Pannello di controllo e connessioni

Quasi tutto può essere controllato dal pannello di controllo di iD48: per ognuno degli otto preamplificatori analogici è presente un potenziometro per il gain e lo switch individuale per l’alimentazione Phantom, assieme a quattro led per canale che indicano lo stato di quattro funzioni:

  • Alimentazione Phantom a 48 V, solo usando una connessione XLR posteriore
  • Pad a -10 dB, attivabile via software
  • Filtro HPF a 100 Hz, a 12 dB/Oct attivabile via software
  • ADC, richiamabile via software, che attiva gli Insert Points prima del convertitore ADC, usando le connessioni DB 25 analogiche per ingressi (Return) e uscite (Send)

Ogni preamp ha il proprio led che indica il livello d’ingresso. La sezione a destra prevede un metering a 8 led per il segnale in uscita, un controllo di volume per Main Monitor, quattro pulsanti per attivare una coppia di uscite monitor alternative, il talkback (non c’è un microfono incluso nell’interfaccia) e due pulsanti F1 e F2 liberamente assegnabili a funzioni di monitor controller, per esempio Mono e Dim. Le due uscite cuffia hanno volumi indipendenti. Essenziale.

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Le connessioni prevedono due ingressi Instrument anteriori (realizzati con componenti discreti JFET), 8 Mic/Line su Comb XLR per gli ingressi analogici posteriori, una connessione DB25 per otto ingressi diretti al convertitore AD, da usare anche come Insert Return, e una connessione DB25 per le otto uscite audio Line, da usare come Insert Send. Le uscite monitor principali, due coppie, sono realizzate in formato jack bilanciato TRS e usano gli stessi circuiti della console ASP8024-HE. ID 48 ha anche un I/O BNC per Word Clock (con terminazione a 75 Ohm attivabile via software) e due coppie di I/O ottici, per segnali fino a 96 kHz ADAT SMUX. iD 48 può essere sincronizzata anche al clock delle porte ADAT.

 

Mixer

L’applicazione è indispensabile per la gestione dei canali di ingresso di iD48: suddivide i canali in 8 Mic Input, Digital Input (ADAT, in base alla frequenza di campionamento) e 10 DAW Return. La channel strip per Mic prevedente le funzioni di High Pass Filter, pad a -10 dB, boost digitale di +10 dB per il gain, inversione di polarità, modalità del canale a scelta tra Mic, ADC Direct e Mic Insert, scelta dell’ingresso tra Mic o Line, controllo di pan, Solo, Mute e fader con relativo metering a lato in dBFS con indicatore peak. E’ possibile accoppiare in stereo due canali adiacenti e cambiare il nome della channel strip. I canali digitali prevedono i controlli di pan, Mute, Solo, inversione di polarità, fader e accoppiamento stereo.

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Ognuno degli otto canali in ingresso analogici può essere indirizzato in tre modi differenti:

  • Mic - dal preamplificatore al convertitore ADC e quindi trasmesso via USB/ottico
  • ADC Direct - direttamente dall’ingresso del convertitore AD (DB 25) bypassando i preamplificatori (ADC Direct), per cui qualsiasi segnale sia collegato agli ingressi Combo posteriori sarà esclusa, mentre rimarranno attive le uscite analogiche DB25 alimentate dal convertitore DAC. In queste condizioni, è possibile usare iD 48 come convertitore per realizzate fino a otto Insert, con relativi Send/Return, assegnando le uscite audio DB25 provenienti dalla DAW, che comprendono anche i primi otto canali ADAT.
  • Mic Insert - il segnale del preamplificatore è inviato direttamente all’uscita audio DB25, per essere processato esternamente, e poi ripreso dal convertitore in ingresso ADC (DB25) per essere quindi poi trasmesso via USB. In questo modo è possibile utilizzare qualsiasi outboard esterno per processare il segnale microfonico prima di convertirlo in digitale.
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La modalità Mic Insert per trattare il segnale del microfono con outboard analogico esterno

Alla destra del mixer c’è la sezione master, che permette di avere quattro Cue differenti e indipendenti, rinominabili, con funzione Solo per ascoltarli separatamente, Mix Level con meter dedicato, e un cronometro che indica il livello del mix nei secondi precedenti. E’ possibile nascondere i gruppi di canali, così da semplificare la visualizzazione.

La sezione monitor controller prevede il pulsante Talkback, inversione di fase di uno dei due canali associato sempre alla funzione Mono, per eliminare il canale centrale e ascoltare solo gli elementi puramente stereo del mix, come sulle console. Il pulsante Mono agisce come previsto, senza alterare la fase. Alt richiama la seconda coppia di uscite Monitor stereo, Dim riduce il livello d’ascolto e Cut azzera tutti i segnali del Main Max. Due di queste sei funzioni possono essere assegnate a piacere ai due pulsanti F1 e F2 sul pannello frontale.

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Infine il mixer riporta anche il canale stereo di loopback per lo streaming o la registrazione, che è assegnato di default ai canali Input 23+24, disabilitando ADAT 15+16 a meno che si decida di usare ADAT 15-16 come sorgente di loopback. In realtà iD48 permette di scegliere i due canali di loopback tra ADAT 15+16, DAW 1+2, 3+4, 5+6, 7+8, 9+10, Master Mix, Cue A, B, C e D, così da tenere separati i canali dedicati ai Main Monitor.

 

Routing

System Panel è l’applicazione di iD48 per il routing del segnale e il controllo delle impostazioni. Da qui è possibile scegliere il formato digitale, tra ottico o S/PDIF indipendentemente per ogni ingresso e uscita ottica, la sorgente di clock tra interna, Digital 1 o 2 e Word Clock, attivazione della terminazione a 75 Ohm, e la scelta dell’invio del segnale Mono, relativo alla stessa funzione, ai monitor destro, sinistro o entrambi. Dim Trim Level determina l’attenuazione del segnale in uscita ai monitor per la funzione DIM, e ALT Speaker Trim Level permette di stabilire il livello della seconda coppia di monitor ausiliari.

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Il routing è inizialmente semplice: in orizzontale sono indicate le uscite Monitor Out, Line Out, Digital Out 1-8, Digital Out 9.16 e Talkback, mentre in verticale, per ognuno di questi gruppi di uscite, si trovano le sorgenti da assegnare tra Main Mix (l’uscita dell’applicazione Mixer), Alt Speaker, Cue A, B, C e D e Daw Thru, quest’ultima opzione per indirizzare le uscite della DAW esattamente corrispondenti alle stesse uscite audio di iD48. Se per esempio la DAW ha diverse tracce impostate come uscita 1+2, tutte le tracce saranno inviate ad Analog Out 1+2. In questo caso, iD48 esclude completamente il controllo di volume alle uscite analogiche, mantenendolo però per le due uscite cuffia. Da sottolineare che iD48 ha la possibilità di inviare i canali digitali ADAT da 9 a16 non solo alle uscite digitali, ma anche agli otto Line Output analogici. Sfruttando quindi la modalità DAW Thru e/o i canali digitali ADAT (che si riducono a 4 con sample rate di 88,2/96 kHz), iD48 offre la possibilità di gestire fino a otto canali analogici insert Send/Return. A questo dobbiamo aggiungere anche l’utilizzo del mixer e dei quattro Cue che aumentano molto la flessibilità del routing.

Il routing del Talkback permette non solo di definire un ingresso analogico di iD48 a cui collegare un microfono, ma anche di poter selezionare qualsiasi altro microfono o sorgente connesso al computer, magari via USB e risparmiando un canale dell'interfaccia. Su Mac, per esempio, si può scegliere un qualsiasi canale di qualsiasi interfaccia collegata. Il microfono Talkback è inviato esclusivamente ai quattro Cue, e apparirà attivo anche il relativo fader.

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Tutte le impostazioni del routing e del mixer possono essere salvate e richiamate grazie alla creazione  preset su computer, ed è possibile salvare permanentemente lo stato del Mixer e del routing all’interno di iD48, per poterla usare anche come interfaccia standalone.

 

In prova

L'analisi dell'ingresso microfonico mostra una grande silenziosità dei preamplificatori, anche quando sono spinti ai limiti superiori, e non abbiamo trovato particolari distorsioni armoniche. Il preamplificatore va subito in clipping non appena si supera la soglia critica, segnalato immediatamente dal led rosso. Non è il caso di veder acceso il led rosso, o siamo già in clipping con una distorsione evidente. I preamplificatori sono limpidi, puliti ma non sterili, e non sono nati per aggiungere distorsione armonica. Abbiamo sempre apprezzato la qualità dei preamplificatori Audient e anche questa volta confermiamo che, visto il costo dell'interfaccia, siamo di fronte a una scelta molto buona per chi cerca trasparenza e una certa lucentezza nella registrazione, con una buona risposta ai transienti e alla dinamica, che non appare artificiale o discontinua.

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La conversione è il punto di forza di ID48, sia in ingresso che in uscita. I convertitori AD si accoppiano perfettamente con la trasparenza analogica dei preamp, regalando tracce dove anche l'ultimo sospiro è raccolto fino al millesimo di secondo. L'inviluppo del suono è rispettato e mai schiacciato o alterato. Non avremmo alcun problema a utilizzare ID48 per una intera sessione!

La conversione DA è elegante e gentile. L'ascolto critico rivela l'assenza di esaltazione sui piatti e sulla voce, non regala o esalta le armoniche. Come per i migliori convertitori in commercio, anche iD48 mette meglio in risalto i piani in profondità delle singole tracce. I convertitori di qualità media, infatti, tendono a portare tutto avanti, incollando maggiormente le tracce con una certa rugosità sulle medie frequenze. iD48 rispetta la posizione originale delle tracce nel mix, con una maggiore ambienza grazie alla definizione maggiore che permette di narrare i decadimenti dei riverberi, degli strumenti e dei delay fino al termine naturale, quindi con quei microdettagli che cambiano l'ascolto rendendolo più naturale e coinvolgente. Durante la prova, abbiamo osservato come non ci siano significativi miglioramenti pilotando il clock dall’esterno. I DAC per le uscite line su DB25 ci sono sembrati anche  migliori quando si esclude controllo di volume: collegando direttamente le uscite analogiche in modalità DAW Thru, usando un monitor controller esterno, l’ascolto ci è parso ancora più dinamico, preciso e chiaro.

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Di iD48 abbiamo apprezzato la semplicità dei comandi da pannello frontale e delle due applicazioni collegate. Solo apparentemente iD48 sembra aver poca flessibilità nel routing, ma è esattamente l’opposto perché utilizzano il mixer e le assegnazioni si arriva velocemente a routing complessi. L’aspetto più utile, in studio di registrazione è lo switch  degli ingressi Line In su DB25 che, assieme agli ingressi dei preamplificatori e la modalità Mic Insert o ADC, consente di mantenere collegati all’interfaccia gli outboard analogici per gli insert. In un istante si passa da una configurazione adatta alla registrazione e una specifica per il mix. La funzione di Insert sarà apprezzatissima da chi usa l’interfaccia come fosse una patchbay.
In fase di registrazione abbiamo trovato utili i quattro Cue, ma avremmo anche preferito avere un preamplificatore con qualche dB in più di gain, soprattutto per sorgenti a basso livello.
Non ci sono particolari protezioni collegando i microfoni: se il gain è alto, anche senza alimentazione Phantom attiva, si producono rumori parassiti. Nulla che non sia rimediabile tenendone conto. Un paio di piccole note: se non si legge il manuale, si rischia di non trovare l’icona Mixer nella barra delle applicazioni, perché non c’è un equivalente nella cartella delle applicazioni; il cavo di collegamento da iD48 al computer può fare la differenza, meglio usare quello fornito di serie. Infine un accenno al software gratuito fornito con la registrazione dell’interfaccia ad Audient ARC: Audient ha messo insieme un bundle essenziale, tra virtual instrument gratuiti, applicazioni e plug-in a scadenza, ma abbiamo visto bundle migliori e più ricchi da altri competitor. Il bundle è un vantaggio in più, ma non determina la scelta finale nell’acquisto.

Conclusioni

Audient iD48 ha un prezzo e una qualità in linea con le aspettative professionali che ci si aspetta dal produttore inglese. E’ una interfaccia quasi camaleontica: può essere usata come convertitore AD/DA con funzioni di patchbay per gli Insert analogici, come interfaccia audio con preamplificatori di qualità studio, come centro nevralgico per distribuire fino a quattro segnali ad altrettanti Cue in sala di registrazione, mentre nella mixing room si monitora con una doppia coppia di monitor, o come convertitore per espandere gli I/O analogici, grazie alle porte ADAT. La sua essenzialità è anche il suo pregio: si comprende subito che è nata da chi sa quali siano le esigenze per uno studio di registrazione. Che sia home recording o studio di registrazione, iD48 troverà il suo spazio negli ambienti più moderni.

 

Pro
Suono
Preamplificatori limpidi
Connessioni digitali
Insert analogici

 

Contro
Bundle software limitato
Sample rate solo fino a 96 kHz

Info: Audient
Prezzo: € 899