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IK Multimedia iLoud Precision 6 MK II, evoluzione Atmos- Review

Rapporto qualità prezzo8
Costruzione9.5
Suono8
Facilità d'suo9
La nuova serie Precision MK II è stata migliorata per aderire agli stringenti requisiti per Dolby Atmos. Precision 6 MK II porta con sé anche ARC X, semplificando la calibrazione, con risultati professionali.
8.6

Aggiornamento hardware e software per i monitor professionali dell'azienda modenese, ora con piena compatibilità Dolby Atmos

 

 

IK Multimedia prosegue tenendo la barra ben ferma verso i suoi obiettivi nei diversi campi d'applicazione. Tra questi, la serie Precision è quella dedicata ai monitor professionali, con correzione inclusa. Le stringenti norme circa i dB SPL per l'audio immersivo nei formati Dolby Atmos ha reso necessario l'upgrade dell'amplificatore della serie Precision. Assieme all'upgrade, IK Multimedia ha aggiornato anche l'algoritmo di correzione ad ARC X, qualche particolare dei componenti hardware e del DSP. Grazie all'introduzione recentissima del nuovo subwoofer iLoud Sub, ora è possibile creare una mixing room Dolby Atmos certificata utilizzando i monitor della serie Precision.

Hardware

Le iLoud Precision 6 MK2 sono speaker a due vie dotate di un woofer da 6,5”, un dome tweeter da 1,5” migliorato con rinforzo in grafene e una porta bass reflex posteriore.
Il tutto è guidato da un amplificatore in classe D da 150W, pulitissimo e lineare nella risposta in frequenza e nel time alignment, questo grazie ad una tecnologia digitale che interviene sul segnale campionato a 96 kHz.
Il punto di crossover è a 1350 Hz, ed è gestito da un filtro di ottavo ordine a fase lineare, anche questo ovviamente digitale.
E' stata anche migliorata la costruzione del monitor, con materiale meno risonante rispetto alle Precision 6 e il baffle frontale smorzato, il che le rende più nitide e più precise nell'immagine stereo.

Tutto il segnale che viene processato dal DSP interno ha un delay totale minimo di 2,5 millisecondi, assolutamente trascurabili, ai quali si possono aggiungere altri 10 ms in modo indipendente per ogni cassa, tramite l'applicazione Xmonitor, per calibrarle in una una installazione Dolby Atmos.
Il remote controller (venduto separatamente) può essere collegato a uno degli appositi input dei monitor e, tramite la porta out, essere mandato all'input di uno o più speaker tramite il cavo in dotazione, esattamente come in una daisy chain di tipo MIDI: il remote controller può avere svariate funzioni (assegnabili tramite Xmonitor) ma, di default, controlla quattro settaggi principali dei monitor, detti anche Voices.

1. Analytic/Linear Phase.
2. High End 3 Ways.
3. Classic 7 AMT.
4. Studio White.

Il microfono ARC è invece incluso in ognuno dei monitor, parte integrante del bundle hardware stesso, ed è un microfono a condensatore assolutamente lineare nella risposta in frequenza: la phantom power viene fornita dagli speaker tramite le apposite connessioni e la calibrazione può essere eseguita anche direttamente dai monitor senza passare per l'applicazione ARC X.

Controlli

Sul pannello posteriore, appena al di sotto della porta bass reflex posteriore si trova la sezione relativa al controllo manuale del DSP: inutile dire che è assai più comodo agire direttamente dall'applicazione Xmonitor ma, se non la si avesse ancora scaricata o per qualsiasi motivo ci si trovasse impossibilitati ad utilizzarla, si può agire da qui per settare i filtri Hi pass e Lo Pass, richiamare alcuni preset o attivare la calibrazione, attivare e disattivare l'Auto Standby. Il mio consiglio è di utilizzare sempre l'applicazione, che ha al suo interno anche un eq parametrico molto più flessibile e tutti i controlli necessari.
Ad ogni modo si possono scegliere cinque posizioni di equalizzazione, sia per LF Extension (Full, 35 Hz, 50 Hz, 65 Hz, 80 Hz) che per LF e HF, ogni volta che viene premuto il pulsante si passa al settaggio seguente fino all'ultimo, per poi ricominciare il ciclo.

Appena al di sotto di questa sezione di controllo si trovano invece:
• Knob volume.
• Connessione USB.
• Connessioni In/Out per il controller esterno.
• XLR/Jack Input.
• XLR Input per microfono ARC.
• Power switch.
• Connessione delta per alimentazione.

In prova

La differenza maggiore nell'ascolto delle MK 2 è la potenza: non sento una netta differenza rispetto alle precedenti Precision 6, nel senso che il suono di per sé sull'asse stereo è ineccepibile: basse rotonde e precise, non si sentono particolari risonanze fastidiose, le alte frequenze sono precise e gradevoli, le medie ben bilanciate e che sanno bucare il mix in modo equilibrato senza falsarne la percezione.
Direi che con le Precision 6 MK2 la calibrazione dello spazio si fa più robusta, elemento importante se lavori in ambienti non ideali, e la loro stessa costruzione è pensata per supportare sistemi immersivi di ascolto.
La room correction, che alla fine è una source correction se vogliamo essere precisi, si basa sulla filosofia dell'equalizzare la fonte sonora in base ai nodi e ai ventri della stanza di ascolto: durante la calibrazione i monitor eseguono uno sweep da 20 Hz a 20 kHz e il microfono capta il feedback della stanza a questa sollecitazione, in seguito il software estrae la curva di risposta della vostra room e calibra i monitor in modo da compensarla.
Il nuovo sistema di calibrazione ARC X è stato reso ancora più facile e veloce rispetto ai primi ARC, che richiedevano non poco tempo e svariate misurazioni su tre assi di altezza: adesso, con solo tre misurazioni in tre punti, si ottiene una curva di compensazione affidabile. Io stesso in cinque minuti ho fatto tutto senza alcun intoppo, quindi in questo senso c'è stato un notevole miglioramento.

 

Come sulle precedenti Precision 6, ma anche su moltissimi monitor moderni, si potrebbe aprire la discussione sulla tridimensionalità. Mentre la rappresentazione sul campo stereo è perfetta, chi è abituato a lavorare su monitor di molte generazioni fa, quando tutto era ancora analogico, potrebbe notare una esaltazione delle capacità di analisi dei singoli dettagli, tutti ampiamente rappresentati, portati in avanti. Per molti sound engineer questa è una modalità di ascolto corretta e ottimale, ma per altri potrebbe essere preferibile avere una maggiore tridimensionalità, soprattutto nelle definizione dei riverberi e degli ambienti, a scapito del dettaglio microscopico, quando si mixa musica acustica. Difficile, in questi casi, stabilire il confine: ogni sound engineer ha le sue preferenze. Le Precision 6 MK 2 portano a casa sempre il risultato, ma mi sento di dire che per alcuni generi musicali, dove la tridimensionalità non è poi così essenziale, le Precision 6 MK2 sono perfette per la loro precisione sulle basse frequenze e sui transienti: ma ci vuole un training più lungo per poterle usare per registrazioni acustiche dove gli ambienti possono fare la differenza nel risultato finale.

 

Conclusioni

Il prezzo di una coppia di iLoud Precision 6 MK2 si aggira in questo momento attorno ai 1800 €, un costo più che ragionevole considerando che siamo nel campo del professionale con risultati professionali. Se già siete proprietari di una coppia delle precedenti Precision 6, non mi sentirei di dire che l'upgrade a MK II sia così necessario, a meno che non vogliate sperimentare ascolti differenti da un normale stereo, con un sistema Atmos da certificare, desideriate passare ad ARC X che è ormai indispensabile: in studi calibrati acusticamente permette di ottenere quel di più per rendere l'ascolto perfetto nella stanza. Per ambienti meno corretti, il sistema ARC X da una grande mano a migliorare l'ascolto critico.

PRO
Basse precise e corpose
DSP
Controller esterno (opzionale)
Sistema di correzione ARC integrato nel monitor
Room Correction ancora più facile e veloce

CONTRO
Per alcuni sound engineer, potrebbero essere poco tridimensionali

Specifiche tecniche

  • Mid-woofer ultraleggero da 6,5" con membrana rivestita in carta
  • Tweeter da 1,5" ad alta potenza e bassa distorsione con cupola in tessuto rinforzato con grafene
  • Amplificatori di potenza in classe D, potenza RMS totale di 150 W
  • Risposta in frequenza da 45 Hz a 22,5 kHz +/- 1 dB
  • Estensione delle basse frequenze a 37 Hz a -4 dB
  • Risposta di fase: coerente, 0/+20° max da 150 Hz in su
  • Rotazione di fase a 100 Hz (con filtro passa-alto disattivato): 45° max
  • Direttività (verticale - tutte le voci): +/-50°
  • SPL continuo a lungo termine in campo libero, distanza 1 m, un altoparlante, rumore rosa ponderato ANSI-2034 (dB): 103 dB
  • SPL di picco in campo libero, distanza 1 m, un altoparlante, rumore rosa ponderato ANSI-2034 (dB): 115,2 dB
  • SPL di picco, mezzo spazio, distanza 1 m, un altoparlante, rumore rosa ponderato ANSI-2034 (dB): 117,2 dB
  • Frequenza di crossover: 1,35 kHz
  • Tipo di crossover: 6° ordine, fase lineare
  • Amplificatore di potenza LF (a breve termine): 120 W
  • Amplificatore di potenza HF (a breve termine): 30 W
  • Latenza totale o TOF: 2,46 ms
  • Ritardo aggiuntivo regolabile: 0-10 ms
  • Filtro passa-alto: off, 35, 50, 65, 80 Hz
  • LF Low Shelving a 100 Hz Q 0,6: da -10 a +6 dB
  • Desk contour: da -10 a 0 dB
  • Mid contour: da -4 a +4 dB
  • HF High Shelving 10 kHz Q 0,6: da -6 a +6 dB
  • Sensibilità: -4 dBu / 90 dBSPL
  • Regolazione guadagno ingresso: +/-5 dB
  • Coerenza tra unità: +/-0,5 dB

Per info: IK Multimedia

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